Nel 2011 il Progetto NAFASSY è stato finanziato per 10.8 milioni di euro dal MIUR nel PON Ricerca e Competitività, orientando così un investimento pubblico per lo sviluppo regionale (FESR) verso la realizzazione di un’Infrastruttura, competitiva a livello internazionale, per la scienza e la tecnologia dei materiali superconduttori.
Questi materiali permettono il passaggio di corrente senza resistenza elettrica, e quindi senza perdite di energia dovute al riscaldamento, ma devono operare a temperature bassissime.
Di qui le opportunità, ma anche le sfide, nel settore della produzione, accumulo e distribuzione di energia.
La partnership di eccellenza del progetto (Università di Salerno, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ENEA, CNR-SPIN e CRdC “Nuove tecnologie per le attività produttive”) ha messo in campo le sue migliori energie per concretizzare l’idea innovativa: un centro internazionale per test di funzionalità di dispositivi basati su materiali, superconduttori e non, per le applicazioni nei settori energia (accumulo-SMES,…) e biomedicale (risonanza magnetica,…).
L’ambizioso obiettivo di costituire un’Infrastruttura di Ricerca unica in Italia può dirsi raggiunto: strumentazioni innovative e “customizzate” sono presenti nel nuovo laboratorio presso l’ateneo salernitano, determinando eccezionali condizioni (magnetiche, elettriche, criogeniche, di vuoto) che fanno di NAFASSY un centro naturalmente votato ad interagire con grandi laboratori di ricerca ed aziende della filiera della superconduttività e dello sviluppo di nuovi materiali.
NAFASSY potrà essere inoltre funzionale alle aziende campane e nazionali più competitive e interessate ad esternalizzare attività di test o di R&D.
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