Premio Best Practices, Salerno rilancia

“Ad oggi abbiamo avuto l’adesione della Luiss, dove il 18 aprile promuoveremo a Roma l’iniziativa per raccogliere progetti da portare a Salerno, idem faremo il 19 marzo in Confindustria Roma, il 21 presso la territoriale di Verona, il 23 a Bari e il 30 marzo a Potenza, in attesa della disponibilità di Firenze, Messina e Pescara e delle territoriali campane di Caserta, Avellino e Benevento”. Ecco, basta questa piccola cornice per rendersi conto che il Premio Best Practice promosso dall’associazione datoriale salernitana abbia ormai raggiunto una dimensione nazionale. Giuseppe De Nicola, presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno spiega le ragioni del successo dell’iniziativa e anticipa le novità della nuova edizione, programmata i prossimi 28 e 29 giugno nella città campana. “Non abbiamo mai concepito questo appuntamento come un’occasione a sé stante, ma come i precipitato di un lavoro costante. L’innovazione non è qualcosa di trascendentale, è nelle piccole cose e consiste soprattutto in un fatto culturale. Sono moltissime le imprese, soprattutto quelle piccole, che grazie alla due giorni hanno potuto toccare con mano quanto convenga investire anche in piccole innovazioni di processo. L’intera manifestazione è pensata su casi ed esempi concreti già realizzati da chi ha voluto e saputo osare in questa direzione”. Ma veniamo alle novità della VI edizione. I partner si moltiplicano: per ora quelli ufficializzati sono Iban Italia (business angels), Aifi (venture capital), Borsa Italiana Mac (secondo mercato) e finanche il Consolato britannico, che offrirà a un’azienda selezionata 1 anno da trascorrere presso un incubatore londinese. E’ inoltre al vaglio l’ipotesi di un’intesa con l’ateneo salernitano per l’adozione della brochure del premio come supporto didattico integrativo in alcuni corsi della Facoltà di Economia. E’ allo studio anche un bar camp da tenersi presso il Campus di Fisciano 5 giorni prima del Premio, nel quale far incontrare startupper e spin off con investitori e imprenditori. Il bar camp sarà dedicato alla memoria di Paolo Traci. “In questo modo – spiega De Nicola – si potrà fornire agli studenti uno strumento di conoscenza diretto del lavoro delle imprese italiane e aiutarli a comprendere meglio la realtà dell’innovazione”. A proposito di formazione dei giovani alla cultura d’impresa, è in fase di lavorazione anche l’accordo con l’agenzia regionale “Campania Innovazione” al fine di istituire uno stage per gli studenti delle università campane presso le aziende partecipanti al Premio.
Il termine per la presentazione delle domande è il 15 maggio. “Abbiamo già ricevuto numerose richieste, tra le quali ne selezioneremo un massimo di 40 per gli speech da effettuare nella due giorni, mentre a tutti sarà garantito l’inserimento nella brochure e nel sito”.
La formula della premiazione rimane la stessa dell’anno scorso. Il comitato assegnerà tre premi e tre menzioni ex aequo, mentre la platea premierà la migliore presentazione. Anche la platea web selezionerà un progetto votando sul sito internet ufficiale della manifestazione; il voto è aperto a tutti i partecipanti, anche quelli non selezionati per gli speech.
Ma c’è un’altra novità. A tutti i partecipanti sarà offerto un voucher per un soggiorno scontato di una settimana (tra settembre e luglio 2013) in una struttura ricettiva della provincia di Salerno. “L’idea è quella di promuovere il turismo di qualità nel nostro territorio e fare sistema con gli operatori”.
La vera sfida sarà migliorare i numeri della scorsa edizione: 700 le presenze registrate nel corso dell’appuntamento finale, 8mila gli utenti che hanno seguito la conferenza finale in livestreaming, 15mila le pagine scaricate dal sito della manifestazione nel corso della finale, 18mila i post e i commenti pubblicati sulla bacheca facebook dell’evento.
Il Premio è rientrato nell’accordo nazionale Rai-Confindustria (unica iniziativa campana). “L’obiettivo del Premio resta quello di favorire la diffusione di esempi di innovazione concreta nel sistema produttivo nazionale e in particolar modo in quello meridionale, con una forte attenzione a sensibilizzare quelle imprese manifatturiere a forte vocazione conto terzista che oggi si trovano in maggiore difficoltà per le mutate attenzioni dei buyer nazionali ed esteri, e spingerle a spostare l’attenzione dal prezzo al valore aggiunto e al mercato diretto, offrendo nel contempo opportunità di lavoro a giovani laureati.
Guest star della due giorni sarà Federico Rampini, tra le penne più autorevoli del giornalismo italiano. “Dopo aver letto il suo libro ’100.000 punture di spillo’ – conclude De Nicola – ho pensato che ha molto da dirci sugli stimoli di cui l’Italia avrebbe bisogno per uscire dalla situazione di stallo in cui si trova”.
di Cristian Fuschetto
Fonte: IL DENARO