La collaborazione delle competenze economico-gestionali dei Dottori in Ingegneria della Logistica e della Produzione di Emanuele Cassini, Clara Amadigi, Francesca Allocca, Salvatore Allegretti e Mattia Contiello, ha permesso di dare vita ad un progetto di business basato su un prodotto innovativo indirizzato ad un preciso segmento di clientela.
L’idea nasce da un’analisi attenta degli scenari attuali riguardanti gli eventi di abuso e violenza sulle donne. Infatti, mira ad individuare i bisogni degli utilizzatori garantendo un prodotto di design: NANE’, un anello dotato di “panic button” che, se attivato dall’utente, sarà in grado di segnalare una situazione di pericolo. L’idea di impresa è quella di progettare ed assemblare un dispositivo wearable, volto alla sicurezza personale.
Il funzionamento del prodotto, attualmente solo in fase di idea, è molto semplice: la pressione della pietra presente sull’anello per tre secondi e la successiva vibrazione del dispositivo, permettono l’avvio della segnalazione attraverso l’app ad una lista di contatti predefiniti o, se l’utente deciderà di usufruire di un servizio aggiuntivo, ad un istituto di vigilanza privata; invece, in mancanza dello smartphone o del malfunzionamento di quest’ultimo, attraverso la sim card si potrà contattare anche la vigilanza pubblica. Il tutto grazie al sistema di geolocalizzazione integrato nel dispositivo. In caso di “falso allarme” sarà possibile annullare la segnalazione attraverso l’app o tramite la pressione del panic button entro un tempo di venti secondi successivi alla vibrazione dell’anello.