Progetto dell’associazione ATA (Associazione di Tutele aglianicone) “Terre dell’Aglianicone” nasce con l’intento di riportare alla coltivazione l’Aglianicone, antica varietà di vite.
L’ Aglianicone scomparve dalla zona Alburni-Cilento per diversi motivi sicuramente uno dei principali fu proprio è la scarsa produzione (Acinellatura Dolce) che ha portato la sostituzione di questo vitigno con varietà più produttive (Barbera, Sangiovese ecc.) e questo è avvenuto sicuramento in seguito all’arrivo della filossera 1931.
L’Aglianicone anche dopo l’abbandono è resistita in ceppi isolati in terreni ormai abbandonati, e grazie anche all’iniziative di privati che hanno conservato e moltiplicato il materiale questa varietà si è conservata fin ad oggi.
Noi dell’associazione crediamo in questo vitigno e ne stiamo assicurando la valorizzazione nella sua area di elezione.
Attualmente la superficie totale coltivata ad Aglianicone nell’areale Cilento-Calore-Alburni ammonta a 30 ettari; ma la superficie tende sempre a crescere questo grazie all’interessamento di altre aziende vitivinicole
Siamo cosi convinti perché l’aglianicone ha un potenziale enologico grandissimo con profumi e sapori che lo rendono in linea con quelli che sono i gusti attuali e poi lo sviluppo di questa varietà piò essere la svolta di un territorio come quello del Cilento che da punto di vista enologico non può vantare varietà autoctone in questo caso l’aglianicone deve diventare la bandiera enologica del Cilento