200 aziende e 1500 partecipanti, 100 opinion leaders, circa 8.000 utenti connessi al live streaming della V edizione; un sito web con più di 10.000 visitatori e quasi 30.000 visualizzazioni di pagina, sono i numeri che hanno accompagnato la comunicazione 2.0 del Premio Best Practices alla VI edizione. Oltre ai canali diretti e tradizionali infatti, è stata sviluppata e coordinata una strategia utile dell’utilizzo dei social media come canali di relazione, comunicazione e marketing.
Ecco i principali numeri del social media mix gestito:
- Facebook: 443 fan che generano una portata di oltre 60.000 contatti al mese, ed almeno 70 utenti che hanno creato una notizia relativa al PBP nell’ultimo trimestre;
- Twitter: 650 tweets che hanno permesso di relazionarsi su #innovazione e #bestpractices in tutto il mondo;
- YouTube: 54 interviste dell’edizione 2011, ed oltre 6590 visualizzazioni,
- Linkedin: un gruppo di 150 iscritti che ha prodotto discussioni e stimolato la partecipazione alla 6° edizione;
Una strategia multicanale – web, social media, eventi in live streaming, incontri e tanto altro – ed una serie di attività che hanno puntato su interazione e su logiche di engagement volte alla creazione di business tra i suoi partner e tra le aziende partecipanti.
Il piano di social media marketing ha portato a definire indici di performance specifici in relazione agli obiettivi principali:
brand awareness: generando ed incrementando la visibilità del PBP e l’interazione tra le imprese;
posizionamento: evidenziando e valorizzando tutte le caratteristiche del brand e l’essere parte integrante dell’universo associativo confindustriale;
fidelizzazione: coinvolgendo potenziali partner ed influenzatori attraverso differenti attività online.
Il lavoro di Public Image è quello di accompagnare i clienti nell’uso utile dei social media all’interno dei programmi di comunicazione e marketing tradizionali, evitando approcci improvvisati e poco efficaci.